Poesia speculare e poesie palindrome

Rita Dove è una poetessa americana premio Pulitzer per la poesia. Trovo geniale la sua Mirror, in cui le stesse parole, speculari lungo un asse verticale, creano due diverse poesie:

testo della poesia Mirror: 1)	1) Mirror, take this from me: my blasted gaze, sunken astonishment. Resolve memory & rebuild; shame’ll dissolve under powder pressed into my skin.  Oh, avalanche, my harbor: can I look over you; pit & pustule, crease & blotch without seeing you through you— if all I am (Am I all?) is Woe is me?    2) Mirror, this take from me: gaze blasted, my sunken resolve, astonishment. Shame’ll rebuild & memory dissolve into pressed powder under skin, my  harbor, my avalanche. Oh I can look you over; blotch & crease, pustule & pit— seeing without you, through you. Am I all if all I am is Woe is me?

Non avevo mai visto poesie di questo tipo e non sono riuscita a trovarne altre. In inglese le ricerche con mirror poem o specular poem non sono molto utili perché con questi nomi di solito si intende un concetto diverso, la poesia palindroma, che si legge cioè anche in senso retrogrado, dal basso verso l’alto.

Poesie palindrome a parole

Per le poesie palindrome in inglese prevale il formato word palindrome, un palindromo lessicale che ha singole parole come unità costitutive. Le poesie di questo tipo sono divise in due parti: la prima parte termina con una “parola ponte” (bridge) che è simile a un centro di simmetria ed è anche l’inizio della seconda parte, nella quale si ritrovano le stesse parole della prima parte ma in ordine inverso.

Un frase ricorrente per esemplificare questo formato è

You can cage a swallow, can’t you, but you can’t swallow a cage, can you?

L’inglese si presta molto a questi giochi di parole grazie alla morfologia semplificata e a numerose polisemie e omonimie. Nell’esempio qui sopra cage e swallow sono sia verbi che sostantivi: bastano due parole per mettere in gabbia una rondine e (non) ingoiare una gabbia. 

Un esempio di poesia palindroma lessicale è Reflections di Lynne C. Fadden:

Life-
imitates nature,
always moving, traveling continuously.
Falling leaves placed delicately;
foliage touching the echoing waters,
clarity removed –
Reflections distorted through waves rippling;
gracefully dancing
mirrored images
– reflect –
images mirrored.
Dancing gracefully,
rippling waves through distorted reflections –
removed clarity.
Waters echoing the touching foliage;
delicately placed leaves falling –
continuously traveling, moving always,
nature imitates
life.

Un esempio italiano è La poesia palindroma di Andrea Corradini le cui parole però non sono distribuite simmetricamente come invece in inglese:

Palindroma poesia, la quale sì, legger deve essere
in questo mondo pazzo;
tutto sembra, pesantemente,
affondar nell’oceano e sparire.
Invece, mondi vedendo
e volando campi, monti e colli,
ella passò e passò nuovamente.
Questa scelta fu possibile,
essendo parallele strade:
come sopra, anche sotto.
Da leggere da sotto, anche sopra,
come strade parallele.
Essendo possibile, fu scelta.
Questa nuovamente passò e passò,
ella colli e monti campì volando 
e vedendo mondi invece sparire
e nell’oceano affondar, pesantemente.
Sembra tutto pazzo, mondo, questo in essere.
Deve legger-si quale la poesia palindroma.

Poesie palindrome a versi

In inglese c’è anche un altro formato, meno comune: è il line palindrome, che ha singoli versi come unità caratterizzanti.

L’esempio più noto è Doppelgänger di James A. Lindon:

Entering the lonely house with my wife
I saw him for the first time
Peering furtively from behind a bush –
Blackness that moved,
A shape amid the shadows,
A momentary glimpse of gleaming eyes
Revealed in the ragged moon.
A closer look (he seemed to turn) might have
Put him to flight forever –
I dared not
(For reasons that I failed to understand),
Though I knew I should act at once.
I puzzled over it, hiding alone,
Watching the woman as she neared the gate.
He came, and I saw him crouching
Night after night.
Night after night
He came, and I saw him crouching,
Watching the woman as she neared the gate.
I puzzled over it, hiding alone –
Though I knew I should act at once,
For reasons that I failed to understand
I dared not
Put him to flight forever.
A closer look (he seemed to turn) might have
Revealed in the ragged moon
A momentary glimpse of gleaming eyes
A shape amid the shadows,
Blackness that moved.
Peering furtively from behind a bush,
I saw him, for the first time
Entering the lonely house with my wife.

Altri tipi di palindromi

Esistono poi vari tipi di palindromi letterali caratterizzati dalla sequenza di singole lettere. Questi componimenti però raramente risultano simmetrici.

Un esempio noto è Hymn to the Moon di Graham Reynolds:

Luna, nul one,
Moon, nemo,
Drown word.
In mutual autumn
I go;
Feel fog rob all life;
Fill labor
Go, flee fog
In mutual autumn
I drown
Word; omen; no omen.
O, Luna, nul.

Esempi italiani simili e di altri tipi nella voce palindromi di Stefano Bartezzaghi per l’Enciclopedia dell’Italiano Treccani.


Vedi anche: Punti di vista bifronti (altri giochi di parole ingegnosi)

Esempi da Palindrome Poetry e da Palindromic poems and related wordplay


4 commenti su “Poesia speculare e poesie palindrome”

  1. Daniele A. Gewurz:

    Che meraviglia! “Mirror” mi ricorda – anche se il meccanismo è diverso – questo testo di Erik Skuggevik, dell’agguerrita associazione norvegese dei traduttori letterari:

    Qui, leggendo dalla fine all’inizio il testo, per frammenti di frase, se ne ottiene uno diverso che capovolge il senso del primo.

  2. alessandro

    Se vale anche la musica, nella canzone Kew.Rhone (dal disco omonimo del 1977, testi di Peter Blegvad, musiche di John Greaves, voce di Lisa Herman) c’è un verso che è considerato «il più lungo palindromo grammaticalmente corretto di tutta la storia della popular music» (salvo smentite): «Peel’s foe, not a set animal, laminates a tone of sleep».
    La canzone si può ascoltare in
    https://youtu.be/t_G8F16moc8

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