Dizionario delle collocazioni dell’inglese

Macmillan Collocations Dictionary for Learners of English

Una notizia utile per chi studia l’inglese o lo usa per comunicare in contesti professionali: il Macmillan Collocations Dictionary ora è consultabile gratuitamente online.

Una collocazione è una combinazione o co-occorrenza di due o più parole che tendono a presentarsi insieme più spesso di quanto si potrebbe prevedere, e al cui interno i sinonimi non possono essere sostituiti liberamente. Ad esempio, in inglese si dice strong wind e heavy rain ma non *heavy wind e *strong rain (in italiano invece associamo l’aggettivo forte sia a vento che a pioggia).

I criteri con cui è stato compilato il dizionario e che tipo di informazioni contiene sono descritti in Creating and using the Macmillan Collocations Dictionary. Ciascuna voce è suddivisa in set semantici (accezioni della parola) al cui interno le informazioni sono ordinate in base a relazioni di tipo sintattico e grammaticale.

Esempi: per news sono indicati verbi usati con news soggetto e verbi con news complemento, aggettivi e altre informazioni; per health sono inclusi anche i sostantivi nelle collocazioni di tipo x to health (ad es. risk to health).

esempi di verbi associati a wind

Alcune voci contengono anche informazioni sulle colligazioni (colligations), le strutture sintattiche in cui una parola appare più frequentemente, ad es. verbi solo nella forma passiva o sostantivi al plurale. Sono indicate come usage note, cfr. esempi di intention.


Due esempi italiani della rilevanza delle collocazioni nella comunicazione e nella comprensione del testo: 
Tutto ha posto – Thé best
Di delitti e di pene (e di priming) 


4 commenti su “Dizionario delle collocazioni dell’inglese”

  1. Licia:

    @.mau. per l’italiano c’è il Dizionario delle collocazioni Zanichelli la cui seconda edizione è stata pubblicata nel 2018, ma ce ne sono anche altri. Secondo me però i dizionari delle collocazioni per l’italiano sono più adatti agli studenti, ai parlanti di non madrelingua e a chi traduce (per evitare calchi). Inoltre sono più “tradizionali” nel senso che non sono ottenuti ricorrendo alla linguistica dei corpora, come invece il dizionario descritto qui sopra (per qualche dettaglio, forse ti potrebbe interessare il concetto di word sketch).

    Punto di vista personale: per l’italiano ai dizionari delle collocazioni preferisco il Dizionario analogico della lingua italiana, sempre della Zanichelli, che contiene comunque moltissime collocazioni e che ho descritto qui.

  2. Surrexit vere:

    @Licia: “Secondo me però i dizionari delle collocazioni per l’italiano sono più adatti agli studenti”

    Come quello in inglese del resto. Il “però” era per sconsigliarne la lettura a un madrelingua?

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