Inglese farlocco: Sanity *product*

Immagine dei prodotti SANITY ZONE (torretta porta dispenser gel igienizzante: proteggi i tuoi dipendenti, prenditi cura dei tuoi clienti) e SANITY POINT – SANITY SISTEM (sistema di sanificazione per automobili)

Ho scoperto l’esistenza di questi marchi italiani grazie a un tweet di @dandandin, che ha scritto “Sanity suona simile a sanificazione, quindi sicuramente ha lo stesso significato, non c’è bisogno di controllare”. Quindi ecco le “sanity zone” (per il gel mani), i “sanity point” (autolavaggi che fanno sanificazioni ozono) o il “sanity system” (macchinario ozono).

Sono esempi tipici di inglese farlocco, nomi pensati da italiani per italiani e che non richiedono di conoscere l’inglese per capire che si tratta di prodotti che riguardano igiene o sanificazione.

In inglese però sanity ha un altro significato, un dettaglio apparentemente ignorato da chi ha usato la parola non solo per questi ma anche per altri prodotti italiani con nomi pseudoinglesi simili. Alcuni esempi:

Immagine dei prodotti SANITY GEL (gel igienizzante lavamani), SANITY WC MOBILE (prodotto per bagni di camper), SANITY CAR (deodorante sanificante per auto), SANITY CENTER (centro estetico)

Falsi amici: sanity ≠ sanità

In inglese sanity significa sanità mentale oppure descrive un comportamento razionale ed equilibrato.

Sanity non significa sanità né nel senso di salute fisica (health), né di organismo per la tutela della salute della collettività (ministry for health, department of health, World Health Organization), né di sistema per la salute pubblica (national o public health service).

What are other words for sanity? Reason, saneness, rationality, soundness, prudence, sense, mind, lucidity, reasonableness, wit

Perché proprio sanity? 

L’uso di sanity nei nomi di prodotti italiani parrebbe un tipico esempio di falso amico, una parola usata impropriamente a causa dell’errata interpretazione di sanity come sostantivo derivato dal verbo sanitise / sanitize, igienizzare o sanificare (la parola corretta è invece sanitisation / sanitization).

Più banalmente potrebbe però trattarsi anche di una parola italiana anglicizzata aggiungendo il suffisso –y, un meccanismo tipico dell’inglese farlocco che ho già descritto con gli esempi di Fidaty e Spazzy.

Per qualche marchio forse si potrebbe anche ipotizzare che l’uso della parola inglese sanity non sia un errore ma una scelta voluta per creare un’associazione non esplicita ai presidi sanitari, ossia particolari prodotti od oggetti che possono essere fabbricati solo con l’autorizzazione del ministero della Sanità. 

Sanitary e sanitario

Non so se esista un equivalente inglese di presidio sanitario, ma se si intende genericamente materiale sanitario si può dire medical supplies. L’aggettivo sanitary infatti è simile all’italiano sanitario solo nelle accezioni che riguardano l’igiene pubblica (in particolare acqua potabile e fognature) e l’igiene personale (ad es. sanitary towel è l’assorbente igienico). Non vuol invece dire medico, ad es. professionista sanitario è healthcare professional.


Vedi anche:
Slimmatevi con un beverone slimmante! per due esempi di nomi di prodotto che non dicono ma lasciano intendere
Prenoting: inglese farlocco (rappresentativo!) per altre caratteristiche dell’inglese farlocco nei nomi di prodotti

3 commenti su “Inglese farlocco: Sanity *product*”

  1. Daniela:

    Presidio sanitario è sinonimo di presidio medico/dispositivo medico che si traduce con medical device (termine esatto, ma, in senso generico, si può usare anche medical product o, come suggerito, medical supplies). Ho visto però che il termine presidio sanitario viene anche usato per indicare la struttura sanitaria (ospedale, ambulatorio, ecc.).

  2. Licia:

    @Daniela, davvero presidio sanitario è una locuzione problematica perché indica anche la struttura, invece per quel che riguarda i prodotti mi pare sia usata in modo poco rigoroso, a volte come iperonimo generico, a volte come sinonimo e a volte come iponimo di presidio medico-chirurgico, di cui riporto la definizione del Ministero della Sanità:

    Per presidi medico-chirurgici si intendono tutti quei prodotti che vantano in etichetta un’attività  riconducibile alle seguenti definizioni, indicate nell’articolo 1 del D.P.R. 392 del 6 ottobre 1998:

    1 – disinfettanti e sostanze poste in commercio come germicide o battericide;
    2 – insetticidi per uso domestico e civile;
    3 –
    insettorepellenti;
    4 –
    topicidi e ratticidi ad uso domestico e civile.

    I presidi medico-chirurgici, per poter essere immessi in commercio sul mercato italiano, devono essere autorizzati dal Ministero della salute ai sensi del D.P.R. 392 del 6 ottobre 1998 e del Provvedimento 5 febbraio 1999, dopo opportuna valutazione della documentazione presentata dai richiedenti.

    La mia impressione è che i prodotti con Sanity nel nome aspirino ad essere simili ai presidi medico-chirurgici di tipo 1.

  3. Mavero:

    Sull’argomento, mi piace ricordare un aneddoto raccontato dall’allora ministro della Salute, on Sirchia, riguardante il momento della prima distribuzione ai cittadini italiani della Tessera Sanitaria avvenuta nel 2004. Per l’occasione fu lanciata dal Governo una campagna pubblicitaria che fece ricorso al termine “Sanitary Card” per definire l’uso anche in ambito UE della nuova Tessera Sanitaria (TEAM).
    Sirchia ricorda di aver ricevuto numerose telefonate dai suoi colleghi stranieri, tra le quali quella molto preoccupata del suo omologo canadese, che chiedevano spiegazioni su quanto stesse accadendo in Italia circa le condizioni di salute mentale ed igiene pubblica.

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