Il “canarino climatico”

Vignetta intitolata “climate coal mine”. Ci sono due minatori al lavoro alle cui spalle c’è una gabbietta con etichetta Australia e il trespolo in fiamme. Uno dei minatori chiede all’altro: “By the way, how’s the canary doing?”
Vignetta: Tom Toles 

Tra le parole inglesi legate all’emergenza climatica c’è climate canary. È una metafora preoccupante: un segnale d’allarme che si sta prospettando una catastrofe ambientale rappresentato dalle cattive condizioni di salute e/o la diminuzione o la scomparsa di specie od organismi viventi. Esempio d’uso: Australia is now the global climate canary for the first world.

Climate canary non è però un neologismo recentissimo: è stato coniato all’inizio del secolo ma la sua frequenza d’uso è aumentata ultimamente, associata alle manifestazioni sempre più evidenti del cambiamento climatico.

Canary in a coal mine

Si riconosce il riferimento all’espressione canary in the/a coal mine, il canarino in gabbietta che un tempo i minatori di carbone portavano con sé in miniera per rilevare la presenza di gas letali come il grisù. Canarini e fringuelli sono infatti uccellini che risentono subito della riduzione di ossigeno disponibile: se collassavano, era segno che bisognava scappare immediatamente all’aperto.

Il “canarino in miniera” è una metafora usata in molti ambiti, dall’economia alle scienze sociali. La morte dell’uccellino è un avvertimento che mette in guardia contro potenziali pericoli: è un indicatore che anticipa una crisi o l’aggravamento di una situazione o il suo fallimento. L’espressione ha quindi molti punti di contatto con il nostro campanello d’allarme.
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Vedi anche: Cultura inglese: il pappagallo morto

Vignetta intitolata TWITTER IN A COAL MINE: scena in una miniera, canarino morto in gabbia, sopra alla gabbia uccellino blu di Twitter con capigliatura di Trump che twitta “Canary in coal mine is just sleeping. Will wake up. Global warming is FAKE NEWS! #EarthisFlat.
Vignetta: Jeff Darcy