Plasticamente, un plastismo

tweet di Rossella Panarese: La parola più usata da giornalisti e giornaliste nel raccontare la crisi? “Plasticamente”. “ Si è visto plasticamente in aula”. “ È stato evidente, plasticamente”. Boh.

Molti hanno notato che nelle cronache politiche della crisi di governo di questo agosto 2019 imperversa l’avverbio plasticamente. Alcuni esempi dai media:

1 La politica non è fatta di persone normali, come questa folle crisi di governo ha plasticamente dimostrato a tutti gli elettori.  
2 Quando ha visto il veliero attraccare a Lampedusa smentendo plasticamente l’imperativo «fuori i migranti dall’Italia», Salvini si è infuriato parecchio. 
3 La spaccatura del Pd era resa plasticamente anche dalla composizione della delegazione al Quirinale.
4 Il voto in Senato ha mostrato plasticamente la divisione tra le due forze di governo.
5 Mattarella ha dato un ultimatum ai partiti, con un tono durissimo, inedito, che ha mostrato plasticamente l’inadeguatezza della classe politica.
6 L’ha dimostrato plasticamente anche la manifestazione di sostegno al premier organizzata davanti al Parlamento. 
7 E così il “Capitano” registra la sconfitta e anche plasticamente è messo in minoranza. 

Mi sono chiesta anch’io quale sia il significato preciso dell’avverbio qualificativo plasticamente. Purtroppo non l’ho ancora capito bene, però ho provato a fare delle ipotesi riflettendo sulle collocazioni e sull’origine della parola.

Va comunque notato che non è un neologismo semantico recentissimo: nelle cronache politiche e in tweet degli anni scorsi se ne trovano varie occorrenze, come ad es. in un editoriale del Corriere della Sera del 2010.

Collocazioni

Nelle ricorrenze più recenti si nota che plasticamente appare spesso in associazione a verbi come mostrare, dimostrare, rendere, sembrare. Indica quindi il modo un cui appaiono o vengono percepite le azioni descritte.

Se facessimo un cloze test per gli esempi riportati sopra, con spazi vuoti al posto dell’avverbio, probabilmente completeremmo le frasi scegliendo alternative come chiaramente, platealmente, clamorosamente, enfaticamente, inequivocabilmente, che è quanto ci aspettiamo in quel tipo di contesto. Altri tre esempi:

8 Ha tutto l’interesse a mostrare ___________ che si sta formando una nuova maggioranza parlamentare.
9 Di Maio ha dimezzato i consensi in meno di un anno, dimostrando ___________  e matematicamente tutta la sua incapacità ad essere leader.
10 Gli attacchi scomposti di Salvini a Renzi dimostrano ___________ la sua disperazione. 

Non credo che a molti di noi (giornalisti e politici esclusi!) verrebbe in mente di inserire plasticamente negli spazi vuoti. È un avverbio che ci appare insolito, anche perché è difficile dargli un’interpretazione congruente con le accezioni dell’aggettivo plastico.

Da plastico a plasticamente

Se sostituiamo plasticamente con in modo plastico, che significato possiamo attribuirgli? Dell’aggettivo vanno scartate le accezioni letterali (“di plastica” – a meno che non si intenda “artificiale”) e artistiche (“ben modellato”, “armonioso”, “plasmato in modo elegante“, “che evoca pienezza delle forme”). Rimangono due accezioni possibili:
♦  che si presta a essere facilmente plasmato, malleabile; 
♦  [in letteratura] articolato, concretamente espressivo, ad es. descrizione plastica.

Non mi sembra però che siano accezioni del tutto congruenti con gli esempi che ho riportato. Sicuramente mi manca qualche riferimento per dare l’interpretazione corretta (conoscenze enciclopediche specifiche, forse del linguaggio sportivo?) e quindi spero che chi segue le cronache politiche più assiduamente di me possa darmi qualche indicazione nei commenti, così poi aggiornerò il post.

Esempi di tweet: 1 Se partecipi alla #maratonamentana e non dici “plasticamente” ogni due minuti non sei nessuno, 2 Mentana si è incartato su una marea di plasticamente, 3 Proporrei un’abiura per l’avverbio plasticamente ormai inflazionato allo sfinimento, 4 Maratona Mentana, per favore, basta col plasticamente!

Plastismi

Credo invece di poter affermare con sicurezza che plasticamente sta già diventando un plastismo, un “vocabolo, sintagma o espressione che si afferma rapidamente nella lingua e, divenuto cliché, perde progressivamente significanza, soppiantando alternative comunicativamente più efficaci (per es. scenario usato in luogo di ipotesi o progetto)” – Vocabolario Zingarelli.

Plastismo è una parola d’autore, coniata dalla linguista Ornella Castellani Pollidori e resa nota con il libro del 1995 La lingua di plastica: vezzi e malvezzi dell’italiano contemporaneo.


Vedi anche:
“Governo Frankenstein”
Inciucio, pateracchio e biscotto
Solo nei giornali, cinguettii inclusi (cliché nei media)


5 commenti su “Plasticamente, un plastismo”

  1. Oscar Collini:

    Io l’ho interpretato come derivante da “plastico” (come quello famigerato di Vespa). Un esempio pratico che rappresenta in piccolo la situazione generale

  2. granmadue:

    Potrei sbagliarmi, ma mi sono fatto l’idea che, quando cominciò lentamente a diffondersi, l’avverbio plasticamente venisse utilizzato in riferimento a un’azione in movimento. Esempio (inventato): “la deviazione verso una meta non autorizzata di un troncone del corteo mostrò anche plasticamente l’esistenza di due diverse ‘anime’ all’interno della manifestazione”.
    Tutto sommato, in questo modo aveva una sua coerenza.
    Man mano l’uso dell’avverbio è divenuto sempre più frequente, fino all’inflazione attuale, perdendo progressivamente – forse non sempre, ma comunque spesso – la sua originaria connotazione legata al movimento. Assumendo appunto i connotati di un plastismo.

    Se mi è consentito allargare un po’ il discorso, credo si possa sostenere che il plasticamente delle cronache politiche abbia un equivalente nelle cronache sportive (telecronache, per l’esattezza), ovvero letteralmente.
    Anche questo avverbio viene ormai utilizzato come se i “limiti” del suo significato possano essere ampliati a piacimento, fino a comprendere addirittura il suo opposto, ovvero metaforicamente. Per dire: è impossibile seguire la diretta di una qualunque gara ciclistica senza ascoltare almeno una volta frasi del tipo “appena iniziati i primi scatti in salita, il gruppo è letteralmente esploso”. E io, purtroppo, ci casco ogni volta: nella mia mente comparte immediatamente l’immagine di corpi amputati e sanguinanti, sparsi lungo una carreggiata in mezzo a rottami di biciclette.

  3. avocator:

    Penso che la parola tragga origine dal verbo greco “plasso”, plasmo, modello (v. il derivato “plastikòs”) per indicare una rappresentazione particolarmente vivida, tridimensionale e quasi “in movimento” della realtà che si vuole descrivere.

  4. Flavia:

    ‘Plasticamente’ rende bene il senso di una rappresentazione, qualcosa che viene (nelle frasi riportate) ‘dimostrato’, ‘visto’, ‘reso’, ‘mostrato’… come un quadro, un’immagine che parla di per sé. Per me è statica, comunque, la ‘rappresentazione’; è proprio un fermo-immagine o un fotogramma, una immagine ‘fermata’.

  5. granmadue:

    Non so se è solo una mia impressione, ma dopo le numerose critiche e ironie sull’uso esagerato, da parte di alcuni commentatori politici, di plasticamente, ora quest’avverbio viene pronunciato con minore frequenza e maggiore cautela.
    Se è così, possiamo dedurre che l’opera di monitoraggio della lingua, come meritoriamente fa questo blog, dà risultati!

    A proposito di riconoscimenti: https://www.corriere.it/scuola/19_agosto_27/plasticamente-moda-plasma-anche-linguaggio-politico-83b4dc48-c7ea-11e9-8c03-de8d8a3c7a87.shtml

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