Nomi scandalosi: Russiagate, Moscopoli…

Esempi di titoli di notizie di luglio 2019:

Titoli di notizie: 1 Fondi alla Lega, il Russiagate è solo all’inizio; 2 Moscopoli, ecco le immagini che imbarazzano Salvini; 3 Rublogate, Di Maio “commissione di inchiesta su fondi a tutti i partiti”

Da qualche giorno sono al centro dell’attenzione i presunti tentativi di accordi finanziari tra Lega e Russia, una vicenda che si fa notare anche per un aspetto lessicale: nel linguaggio giornalistico e nei social le sono stati dati almeno tre nomi diversi, Russiagate, Rublogate e Moscopoli.

Riconosciamo immediatamente che si tratta di neoformazioni che identificano scandali, ma l’aspetto anomalo è che vengano usati più nomi con entrambi gli elementi suffissali, gate e poli, mentre di solito nei media prevale un unico nome che si impone su tutte le possibili alternative.

Differenze tra –gate e –poli

In un vecchio post, I suffissi degli scandali: –gate e –poli (2011), ho già indicato che per i lessicografi –poli descrive soprattutto fenomeni di corruzione mentre –gate ha connotazioni più politiche e/o fa riferimento a personaggi specifici o altri tipi di scandali.

Ritengo però che intervenga anche un altro tipo di distinzione:
–gate tende a essere aggiunto a nomi propri (di persona o di luogo) o a parole straniere o percepite come tali;
–poli viene aggiunto principalmente a nomi comuni.

È per questo che Moscopoli non mi convince: prevale significato primario dell’elemento formativo –poli, “città”, e quindi sembra un toponimo (esiste infatti una località albanese con questo nome). Forse però chi ha coniato il nome voleva anche richiamare il gioco Monopoli?

Per Rublogate è stata proposta anche l’alternativa Rublopoli, un esempio insolito di composto efficace con entrambi gli elementi suffissali. Credo che nel primo esempio rublo possa essere percepito come nome proprio (di valuta) o anche come forestierismo, nel secondo come nome comune.

Credo però che tra tutti i nomi abbia più possibilità di affermarsi Russiagate, già familiare perché usato internazionalmente per lo scandalo post-elettorale che ha coinvolto Trump e il suo entourage, e poi anche in Austria per la vicenda che ha costretto alle dimissioni il vice-cancelliere Heinz Christian Strache. Questo però rende il nome potenzialmente ambiguo, tanto che c’è chi specifica Russiagate all’italiana. Sussiste inoltre qualche incertezza sulla pronuncia, come già indicato in Russiagate e altre pronunce radiofoniche

Se la vicenda che coinvolge la Lega continuerà a fare notizia, vedremo se si imporrà uno solo dei tre nomi, oppure se sono destinati a rimanere effimeri occasionalismi.

2 commenti su “Nomi scandalosi: Russiagate, Moscopoli…”

  1. Flavia:

    Moscopoli può non convincere ma Mosca-gate sì, secondo me, come Russiagate e Rublogate suona bene o almeno, ad un orecchio lombardo (penso al suffisso in -ate che caratterizza molti toponimi lombardi).

  2. Mauro:

    Io ormai odio tutte le costruzioni con -gate e -poli. Anche quelle funzionanti. Tutto troppo inflazionato (e spesso usato senza conoscere gli originali da cui è partito tutto).

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