Denigrare con Topolino e Mickey Mouse

Vignetta con ragazzo che legge Papersera: “Salvini dice che sulla flat tax i giornali hanno l’attendibilità di Topolino. Zingaretti dice che la flat tax è una promessa alla Paperon De’ Paperoni”. Riposta di zio Paperone: “io dico invece che se avessero letto Topolino da piccoli, invece di guardare solo le figure, oggi non sparerebbero cretinate”. 
vignetta: Antonio Cabras

[Marzo 2019] L’abitudine di alcuni politici di associare la scarsa cultura degli avversari alla lettura del giornalino Topolino ha suscitato reazioni negative e la replica degli autori delle storie: dettagli in ‘Topolino’ risponde ai politici: “Smettetela di usarci come esempio di ignoranza”.

La lingua di Topolino

I linguisti concordano che le storie a fumetti di Topolino sono invece un’ottima scuola di lingua. Ne scrivono Giuseppe Antonelli in Topolino sfida i politici che ignorano la sua ricchezza e, prima della polemica, Daniela Pietrini in Che lingua parlano i fumetti Disney? (altri riferimenti nei suoi tweet). 

Su Twitter molti hanno usato l’hashtag #Topolino per difendere le storie a fumetti e per ricordare le parole imparate leggendole: turlupinare, tapino (me misero, me tapino, me derelitto), pusillanime, manigoldo, plutocratica sicumera, blandizie verbali

LA SOLITA OSTENTAZIONE DI PLUTOCRATICA SICUMERAGIOIA, GAUDIO, TRIPUDIO  

Mickey Mouse dispregiativo

In italiano i riferimenti poco lusinghieri riguardano la rivista Topolino, in inglese invece è dispregiativo il personaggio.

Nel linguaggio informale il nome Mickey Mouse, scritto anche con le iniziali minuscole, è usato come aggettivo, principalmente in funzione attributiva, con il significato di scadente, di infima qualità, poco prestigioso o inutile, ma anche ridicolo, infantile o semplicistico. Esempi: Mickey Mouse event, mickey mouse project, mickey mouse job, Mickey Mouse company, Mickey Mouse team.

Una delle collocazioni più comuni è Mickey Mouse degree o course, usato sarcasticamente in riferimento a corsi di laurea considerati senza sbocchi, inflazionati o poco seri. Esempi tipici sono media studies (ha una nomea simile a scienze della comunicazione in Italia), materie umanistiche come storia dell’arte e filosofia, o corsi particolari come potrebbero essere tecniche del golf o scienze del pollame.

Donna che mostra foto di ragazza con diploma in mano e orecchie da Topolino: “And this is our eldest who’s just graduated from university” Vignetta: Pugh

Taking the mickey

Non ha invece nulla a che vedere con il personaggio disneyano l’espressione britannica take the mickey out of someone, prendere in giro qualcuno. L’origine è incerta ma pare sia un esempio di rhyming slang per il più volgare taking the piss, sfottere, che è stato trasformato prima in taking the Mickey Bliss (fantomatico personaggio) e quindi in taking the mickey


Vedi anche: L’italiano e i suoni di Topolino & Co 


12 commenti su “Denigrare con Topolino e Mickey Mouse”

  1. Silvio Sosio:

    Nel racconto “Mikeys” di Robert J. Sawyer, vengono chiamati appunto “mikeys” gli astronauti che si occupano delle parti meno “storiche” delle missioni spaziali, in riferimento a Michael Collins che venne lasciato in orbita mentre Aldrin e Armstrong scendevano sulla Luna.
    https://delos.digital/9788867750511/mikeys

  2. Licia:

    @Silvio, grazie per il dettaglio però è un uso peculiare, rilevante solo in quel contesto.

    @Mauro, non sono in grado di risponderti perché non ho letto molte storie a fumetti di Topolino o Paperino in inglese ma non credo che negli Stati Uniti esista un giornalino simile al nostro Topolino, i cui contenuti sono scritti e disegnati da autori italiani. Qualche giorno fa ho letto Donald Duck and the art of cartoon translation, un’intervista con il traduttore tedesco specializzato in fumetti Wolfgang J. Fuchs, che afferma: “US publishers do not produce any new material anymore, apart the DuckTales. The comics published in Germany by Egmont are produced in Denmark. Each year, 100,000 pages are written by Danish, English, US and Italian authors; they are then drawn by cartoonists from Italy, Argentina, Brazil, England, Denmark, Finland and the Netherlands. Each country can choose to publish titles from this pool of booklets”. 

  3. Elsino:

    Anch’io ho letto e imparato molto da Topolino. Solo una cosa mi dava fastidio quando lo leggevo: gli oroscopi. A me è sempre sembrato un pugno in un’occhio che un fumetto curato ed intelligente proponesse in modo serio questa paccottiglia ai ragazzini. Mi rende triste l’idea che, al contrario, poteva essere un’ottima occasione per “vaccinare” contro queste stupidaggini. È un po’ che non me ne capita uno per le mani quindi non so se sono cambiate le cose dagli anni ’70 (sigh, più di quarant’anni fa, me tapino!).

  4. Mauro

    @Licia
    Qui in Germania esiste una versione tedesca di Topolino (la rivista). Si chiama “Lustiges Teschenbuch” (“Tascabile divertente”… che fantasia i tedeschi…).
    Non so se pubblichi storie originali (come il nostro italiano) o se le traduca da altre versioni… ma linguisticamente è (se pur assolutamente corretto) di livello inferiore a quello italiano.

  5. Stez:

    Per quanto riguarda le origini della locuzione ‘to take the mickey (out of someone)’ preferisco di gran lunga la spiegazione, a mio parere molto più logica e attendibile, offerta dall’Urban Dictionary:

    This phrase is not new; the full phrase is “to take the Mickey (out of someone)”
    Britons have been using this figure of speech for decades, if not centuries. A “Mickey” of course, is a “Mick”: a pejorative, racist term for an Irishman (so nicknamed because so many Irish surnames begin with Mc- or Mac-) It is a common stereotype, in both the UK and USA, that Irish men have volatile tempers, like to brawl, and make good boxers. So, To “take the Mickey (out of someone)” means to take the fight, the vigor, the gravity, the self-importance out of them, by mocking them, usually in a very subtle way.

  6. Licia:

    @Elsino, sono parecchi anni che non leggo Topolino, non sapevo / non mi ricordavo che ci fossero gli oroscopi. Me li aspetterei ironici, sono invece “seri”?

    @Stez, le fonti di riferimento non vanno scelte in base alle preferenze personali o alla fantasia delle spiegazioni ma all’affidabilità e in questo Urban Dictionary è una fonte da prendere con estrema cautela! Per i principali dizionari di inglese l’origine “irlandese” di take the mickey è un esempio di paretimologia, oltretutto l’espressione è usata anche dagli irlandesi stessi.

  7. John Dunn:

    Secondo Partridge (A Dictionary of Slang and Unconventional English, un dizionario molto affidabile) Mickey (o Mike) Bliss è rhyming slang per ‘piss’ (sia come sostantivo che come verbo). Nel rhyming slang è normale che cade il secondo elemento (quello che fa rime, tanto per fuorviare la gente); un altro esempio sarà on one’s tod (own); anche qui è caduto il cognome (Sloan). Non so se Mickey Bliss fosse un fantomatico personaggio o, come a volte accade con il rhyming slang, una persona reale, ma dimenticata nel frattempo (come Tod Sloan, appunto). Purtroppo Partridge tace su questo e non ho trovato una risposta convincente sul Internet.

    Ho sempre pensato che il uso dispregiativo di Mickey Mouse abbia un’origine precisa: il Mickey Mouse watch. Questo orologio per bambini non era esattamente un giocattolo (funzionava), ma neanche era una cosa seria … e di sicuro non era un prodotto di alta qualità.

  8. Elsino:

    non ho sottomano nessun numero vecchio ma appena li recupero ti mando qualche foto. Sui fumetti più recenti non so dire perché è da parecchio che non ne sfoglio. Se comunque vuoi vedere da te sul loro sito sito ce ne sono alcuni. Sono cuciti su misura per bambini ed adolescenti ma non mi sembra di vedere alcun intento ironico o dissacratorio. Prova a guardare qui:

    http://www.topolino.it/archivio-post/vedo-prevedo-e-stravedo-3/
    http://www.topolino.it/archivio-post/il-grande-oroscopo-di-primavera/

  9. Flavia:

    @Licia: “Una delle collocazioni più comuni è Mickey Mouse degree o course, usato sarcasticamente in riferimento a corsi di laurea considerati senza sbocchi, inflazionati o poco seri. Esempi tipici sono media studies, che ha una nomea simile a scienze della comunicazione in Italia, materie umanistiche come storia dell’arte e filosofia,[…]”. Povero Cacciari. 😀

  10. Chiara:

    Direi che l’equivalente italiano di mickey mouse course è “scienza delle merendine”, usato per quanto ne so almeno nel nord-nord est Italia…

  11. Letizia:

    Io ho imparato il tedesco con i Lustiges Taschenbuch 🙂 posso confermare che le storie non sono originali per ogni paese, perché in quelli che compravo io usati un tanto al chilo ho trovato un sacco di storie che avevo già letto da bambina in italiano, moltissime di scrittori e disegnatori italiani, tra cui “i dolori del giovane papero”, meravigliosa e adattissima allo scopo 🙂

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