Volgarità ministeriali d’Oltremanica

titolo sulle dimissioni di Boris Johnson da ministro degli Esteri britannico. Didascalia: Boris Johnson had declared Theresa May’s plans for Brexit “a big turd” and said that anyone defending them would be “polishing a turd”.

Il 9 luglio 2018 si è dimesso da ministro degli esteri Boris Johnson, uno dei principali fautori dell’uscita del Regno Unito dall’UE. Qualche giorno prima aveva criticato aspramente – e volgarmente – il nuovo piano di Theresa May per la Brexit, da lui giudicato troppo “morbido” e per questo indifendibile.

“You can’t polish a turd” 💩

La forma più comune dell’espressione usata da Johnson è you can’t polish a turd che, come già visto, descrive il tentativo vano di rendere più appetibile o più presentabile qualcosa di negativo, sgradevole o scadente che non è migliorabile (letteralmente: “non si può lucidare / far brillare uno stronzo” – merda è e merda rimane).

to polish a turd and variants: to (seek to) improve something which is inherently or unalterably unpleasant, of poor qualit, etc. Chiefly in negative contexts, esp. in “you can’t polish a turd” [definizione Oxford English Dictionary]

C’è chi completa la frase con but you can roll it in glitter, “ma si può ricoprire di lustrini”.

Traduzione italiana inadeguata

Un quotidiano italiano ha riportato le parole di Johnson ma la traduzione usata dimostra che non è stato riconosciuto il modo di dire, ne è stato frainteso il significato e la frase che ne risulta non ha molto senso:

[Johnson] aveva descritto il nuovo piano per la Brexit come “una stronzata”, aggiungendo che nel governo c’era gente capace di “abbellire qualunque stronzata”.

In italiano non abbiamo un’espressione volgare altrettanto idiomatica. In napoletano invece si dice “Hai voglia ‘e mettere rum, chi nasce strunz’ nun po’ addivintà babbà”, scoperta grazie a un commento a Maiali americani con il rossetto (putting lipstick on a pig).
.

Vedi anche: Brexit: né uvetta né ciliegie né torta per gli inglesi per altri modi di dire che sono stati associati alla Brexit, in particolare la frase My policy on cake is pro having it and pro eating it, cavallo di battaglia di Boris Johnson da cui deriva il neologismo cakeism.

vignetta Brian Adcock intitolata Polishing a Tory
Vignetta di Brian Adcock precedente alle dimissioni di Johnson


Aggiornamento settembre 2019 – Anche nel nuovo ruolo di primo ministro Boris Johnson continua a esprimersi in mdo molto colorito. Ad esempio, ha chiamato chlorinated chicken e big girl’s blouse il leader dell’opposizione Jeremy Corbyn: dettagli in Brexit, pollo al cloro e falsi amici.