Sui social media in Gran Bretagna sta circolando questa vignetta di Matt:
Si riconoscono due riferimenti che implicano conoscenze enciclopediche condivise comunque anche dagli italiani che seguono l’attualità: 1 la Brexit, la potenziale uscita del Regno Unito dall’Unione europea, e 2 il festival canoro Eurovision Song Contest, che in UK e nel resto dell’Europa settentrionale è uno degli eventi televisivi dell’anno.
Ora anche in Italia si parla della manifestazione musicale ma fino a qualche anno fa era poco nota (ed era conosciuta soprattutto come Eurofestival). Due post in tema:
♦ Eurofestival e “nul points” – una locuzione entrata nel lessico inglese
♦ Eurofestival e localizzazione – nei commenti, osservazioni sulla popolarità dell’evento
L’Eurovision Song Contest (ESC) si presta molto ai commenti sui social media mentre si guarda il programma, una pratica descritta in Second screen e secondo schermo. Coesistono parecchi hashtag, tra cui #Eurovision, #Eurovision2016, #ESC e, specifico per l’italiano, #ESCita.
A Song for Europe
Non guarderò la gara ma mi sono divertita a rivedere A Song for Europe, uno degli episodi più famosi e divertenti della sitcom Father Ted già citato in Eurofestival e “nul points”. Ironizza sulle vittorie dell’Irlanda per tre anni di seguito (1992, 1993 e 1994) e le difficoltà economiche per RTÉ, la televisione nazionale irlandese, che aveva dovuto ospitare l’evento come paese vincitore. Si vociferava che RTÉ avesse pilotato la scelta di una canzone inadeguata per il concorso 1995 per non correre il rischio di vincere ancora.
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LucaGras:
Io all’inizio guardando Twitter ero convinto fosse una variante di #escile…
L.
Francesco:
Feck… arse… drink…
Father Jack, ci mancherai!
🙂
Licia:
@Francesco, non sapevo fosse morto anche lui. 🙁