L’enorme impatto dei surfisti sull’ecosistema

Un altro esempio di traduzione errata, stavolta a causa dello pseudoanglicismo surf:

Pink Sand Beach, Bahamas. I coralli, trasportati sulla spiaggia dalle scie dei surf, donano il caratteristico colore rosa

La didascalia della foto implica che la spiaggia sia stata formata dall’attività dei surfisti (milioni, in costante attività?). La fonte dice invece che i residui coralliferi sono dashed and ground to tiny pieces by the surf, quindi spinti e frantumati dai frangenti.

In inglese surf è anche la cresta dell’onda (e la schiuma che forma), da cui deriva il verbo surf, lo sport surfing e il nome della tavola usata per praticarlo, surf board o surfboard (cfr. snowboard), in italiano abbreviato impropriamente in surf.

Grazie a Stefano Bellezza che mi ha segnalato questa perla.

3 commenti su “L’enorme impatto dei surfisti sull’ecosistema”

  1. Licia:

    @Silvia, problema di falso positivo: un antivirus segnala erroneamente malware nel mio sito. Abbiamo fatto tutte le segnalazioni del caso, spero che prima o poi la situazione si sblocchi.

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