Un puff visto al rallenty

puff o pouf?

In un titolo del Corriere sull’arredamento anni 70 si legge Tappezzerie e puff. Il nome dello sgabello imbottito però non è inglese ma francese, e si scrive pouf.

Non è l’unico esempio di parola francese che è stata “anglicizzata” in italiano, basti pensare a stage /’staʒ/, tirocinio, che viene pronunciato come la parola inglese stage /steɪdʒ/, palcoscenico.

Rallenty

Un altro esempio è rallenty, pronunciato “ràllenti”, da cui effetto rallenty che è anche il nome di un programma televisivo. Non è una parola inglese ma si tratta invece di un’anglicizzazione “made in Italy” della locuzione francese au ralenti, quindi la grafia corretta è ralenti e la pronuncia approssimata è “ralan”. Si nota anche un curioso fenomeno di ipercorrettismo che fa “riconvertire” la forma ibrida effetto rallenty in rallenty effect (in inglese si chiama invece slow motion).

Puff, stage e rallenty sono pseudoprestiti, parole che in inglese hanno un altro significato o addirittura non esistono.


Nuovo post: Collant non è più un francesismo, con vari esempi di francesismi trasformati in pseudoanglicismi attraverso lo spostamento di accento sulla prima sillaba (depliant, residence…).

C’è anche l’effetto contrario di anglicismo pronunciato erroneamente “alla francese”, foliage .


6 commenti su “Un puff visto al rallenty

  1. Licia:

    @Isa 😀
    E rimanendo in tema pseudoanglicismi e ristorazione (o pseudotale), il self bar delle stazioni.

  2. Licia:

    @Mauro 😀

    Per essere precisa avrei dovuto aggiungere che puff esiste anche in inglese e ha la stessa origine onomatopeica del francese, però si pronuncia /pʌf/. Vuol dire sbuffare e a me fa pensare alla storia dei tre porcellini, perché il lupo lo si descrive sempre come huffing and puffing.

  3. Marco:

    Ahhh, ma siamo sicuri che sia un caso di “anglicizzazione” e non di ignoranza da parte del titolista?…

    In inglese puff vuol dire anche gay.

  4. Licia:

    @Marco, a giudicare dalla ricerca per immagini di Google, direi che è ignoranza diffusa. 😉
    (anche se molti risultati sono spagnoli, ma dubito che sia questa l’influenza perché i prestiti dallo spagnolo sono inusuali in un ambito come l’arredamento)

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