Ho scoperto che in inglese esiste il termine co-opetition (o coopetition), parola macedonia formata da cooperation + competition per descrivere una strategia di azione tra due o più concorrenti in cui coesistono sia cooperazione che competizione. Esempio: le case automobilistiche che collaborano alla produzione di componenti di auto che poi sono posizionate sullo stesso segmento di mercato. I calchi coopetizione e modello coopetitivo si possono trovare in diversi testi di autori italiani.
Il concetto di competere e cooperare allo stesso tempo mi ha fatto pensare alla discussione sui competitor della politica italiana: a proposito dei candidati descritti come “competitor ma non avversari”, forse si potrebbe dire che sono in coopetizione?
Daniela Raspollini:
Potrebbe essere efficace, soprattutto in un periodo di consultazioni dove effettivamente i competitor politici cooperano (o almeno dovrebbero) per risolvere una situazione di crisi.
Licia:
@Daniela, c’è proprio da augurarsi che almeno qualcuno dei nostri politici conosca il concetto, indipendentemente dalla sua designazione. 😉
PS A proposito di linguaggio della politica, molto interessante il post che hai appena pubblicato, Il Mattarellum in testa al Porcellum.