Dopo la soia, i “germogli di mostarda”!

Alcuni media italiani sono recidivi. Dopo la confusione sui germogli di soia, riferiscono dei nuovi problemi di E. coli incorrendo in un altro errore di traduzione.

Una delle possibili cause dell’intossicazione in Francia viene identificata nei “germogli di mostarda”, ignorando però che la parola italiana mostarda descrive solo alcune preparazioni alimentari ma nessuna pianta, a differenza di moutarde in francese e mustard in inglese che sono anche i nomi di alcune brassicacee, in italiano senape.

Altra imprecisione: le notizie francesi parlano di semi (graines) provenienti dalla nota azienda britannica Thompson & Morgan e probabilmente di produzione italiana. A noi invece viene comunicato che sono i germogli ad arrivare dall’Italia: una bella differenza!

Ecco cosa scrive il Corriere della Sera:

germogli_di_mostarda

Altri esempi qui, qui e qui [link aggiunto].

5 commenti su “Dopo la soia, i “germogli di mostarda”!”

  1. linus:

    Ma possibile? Che diamine, in un caso come questo sarebbe fondamentale dare una informazione accurata!

  2. Licia:

    @linus: se fossi un produttore di germogli italiano sarei furibonda per la diffusione di notizie del genere.
    Ma forse quello che stupisce di più è che in italiano “germogli di mostarda” non ha assolutamente senso, indipendentemente da cosa sia stato scritto in altre lingue, possibile che chi ha ripreso la notizia non se ne sia reso conto? È come dire “germogli di maionese” o qualcosa del genere.
    Ci sarebbe da farsi qualche domanda sull’attendibilità delle notizie e di chi le riporta…

  3. Vlad:

    L’assurdità è palese. Parte da un’incuria atavica verso i falsi amici, ma è in caduta libera senza ostacoli davanti. Il passo successivo è credere alle piante di zecchini.

  4. Anna Laura:

    Ciao Licia,
    mi sono ricordata del tuo post stasera quando ho letto la ricetta di “Ceviche di tonno con germogli misti e salsa agrumata tipo yuzu” in un libro dello chef inglese Jamie Oliver.
    Uno degli ingredienti è “due belle manciate di germogli freschi” ed è accompagnato dal suggerimento “provate a combinare qualcosa di insolito come germogli di arachide, fagiolo bianco, shiso, basilico, coriandolo, mostarda, cavolo invernale, barbabietola rossa e bietola”.
    In un libro di cucina è proprio una brutta svista.
    A presto,

    Anna Laura

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