itanglese 2 (social, digital e switch)

Nota: post del 2010, precedente all’affermazione del sostantivo social in italiano


word cloudRitorno sull’argomento itanglese, l’uso smodato di parole inglesi in italiano, prendendo spunto da una ricerca del 2009 di Agostini Associati.

Da qualche settimana è disponibile un aggiornamento con i dati per il 2010, L’Itanglese continua ad avanzare con un incremento del +223%, che stila una classifica delle 10 parole inglesi più frequenti in un campione di 54 milioni di parole di documenti aziendali italiani tradotti verso altre lingue nel 2010:

Parola inglese Densità %      
Social 1,94      
Business 1,81      
Smart 1,80      
Wellness 1,56      
Fashion 1,55      
Benchmarking 0,99      
Digital 0,98      
Brand 0,70      
Network 0,68      
Switch 0,61      

Sono dati che fanno un certo effetto e hanno avuto parecchia visibilità (ad es. se ne discute qui, qui e qui), anche se non riguardano il lessico comune ma sono specifici dell’ambito aziendale, notoriamente molto favorevole agli anglicismi. Alcune delle parole in classifica però non mi convincono del tutto e mi fanno venire qualche dubbio sui dati ottenuti.

I risultati della ricerca sono rivolti a un pubblico non specialistico e, come spesso succede nei comunicati stampa di questo tipo, non vengono forniti dettagli sulla metodologia di estrazione dei dati. Per un terminologo, invece, sarebbe utile sapere se nell’analisi sono state considerate statisticamente solo singole parole oppure anche unità lessicali (locuzioni) perché consentirebbe di capire meglio la presenza nell’elenco di social, digital e switch.

In un’ottica prettamente linguistica, in italiano gli aggettivi inglesi social e digital non possono essere considerati termini in senso stretto: non hanno un significato specifico in un ambito specializzato né un valore monosemico che li faccia preferire ai corrispettivi italiani sociale e digitale . Mi sembra anche che, per il momento*, in italiano né socialdigital possano essere usati liberamente ma appaiano solo all’interno di locuzioni in cui tutti gli elementi sono parole inglesi, come nel caso di nomi di formati, standard o prodotti, o di nomi di concetti specifici che non sarebbero altrettanto idiomatici se tradotti letteralmente. Un paio di possibili esempi che mi vengono in mente:

  • Social network, social media, social web ecc. In particolare, la locuzione social network giustificherebbe la presenza nell’elenco per il 2010 di network, parola entrata in italiano almeno 30 anni fa e quindi, secondo me, non più classificabile come itanglese;
  • Digital Video, Secure Digital, Sky Digital Key ecc. e concetti quali digital divide.

Il lessico che descrive nuovi concetti di tipo “digital” e “social” mutuati dall’inglese non è ancora del tutto assestato in italiano e infatti si può notare la coesistenza di prestiti (parole inglesi) e calchi (parole italiane) ma non di eventuali “forme ibride”: ad es., si trovano sia il prestito digital native che il calco nativo digitale mentre *nativo digital suonerebbe alquanto insolito (a meno che digital non sia da intendersi “tra virgolette”). Credo sia un’ulteriore prova che in italiano social e digital non hanno un significato proprio e non sono usati arbitrariamente ma appaiono solo* all’interno di specifiche locuzioni, quindi includerli tra gli esempi più tipici del fenomeno itanglese è sicuramente significativo da un punto di vista statistico ma meno da uno lessicale.

Tornando alla classifica di itanglese per il 2010, trovo interessante anche la presenza di switch, parola usata gergalmente per indicare un passaggio o un cambiamento netto, ad es. da un sistema a un altro. Mi domando però se in questo caso la notevole frequenza, già registrata nel 2009, sia effettivamente un caso di itanglese o potrebbe invece avere a che fare con lo switch-over e lo switch-off del digitale terrestre, nel qual caso si tratterebbe semplicemente di terminologia tecnica.


Aggiornamento gennaio 2012 – Nell’ultimo anno, il panorama è decisamente cambiato e social è sempre più usato in italiano come aggettivo con un significato ben preciso, “relativo ai social network” (nei testi scritti, per il momento, le occorrenze tendono ancora a essere evidenziate in corsivo o tra virgolette ma probabilmente si tratta di un accorgimento temporaneo). Non mi sembra invece che digital stia seguendo un percorso simile, perlomeno non per ora.

Aggiornamento giugno 2012 – Ora social è usato anche come sostantivo: qualche dettaglio in Social, uno pseudoprestito. È comunque altamente improbabile che documenti aziendali tradotti nel 2010 contenessero questa accezione.