Que parles català?

La settimana scorsa ero a Barcellona. Biglietto di corsa semplice della metropolitana di Barcellona. Fare clic sull'immagine per vedere anche il retro: tutto in catalano, anche se lo spazio per eventuali scritte in castigliano non manca!Ci sono stata parecchie volte, eppure continuo a stupirmi che gran parte delle comunicazioni al pubblico, ad es. la segnaletica e i biglietti della metropolitana, sia solamente in catalano e che le informazioni in spagnolo (castigliano) siano relegate a un eventuale sito, il cui dominio probabilmente ha suffisso .cat e non .es come nel resto del paese.

Conosco le traversie del catalano, quindi posso capire la necessità di riaffermare l’identità culturale dopo la repressione franchista; so anche che per le amministrazioni pubbliche il catalano è la lingua preferenziale, ma finora non avevo mai cercato informazioni specifiche. In Wikipedia, che cita dati ufficiali del 2008 (aggiornamento: confermati per il 2013), ho scoperto che in Catalogna la lingua principale è il castigliano, considerato prima lingua dal 55% dei cittadini, percentuale che scende al 31% per il catalano, quindi meno di un terzo della popolazione!

Il 99,7% di chi vive in Catalogna dichiara di sapere parlare castigliano, però a Barcellona, a una mostra, una giovane addetta a cui avevo chiesto un’informazione in spagnolo mi ha risposto in catalano, anche se credo fosse abbastanza ovvio che ero straniera e quindi avrebbe potuto fare lo sforzo…

Questo episodio ha aumentato le mie perplessità sulla politica linguistica locale, anche perché nel frattempo ero stata qualche giorno a Maiorca: stesse due lingue ufficiali ma comunicazioni bilingui, come in molti paesi dell’UE che tutelano la diversità linguistica* delle minoranze. Non si potrebbe fare così anche a Barcellona?

* …anche se a volte la politica prevale sulla logica e sul buon senso, basti pensare al recente caso della segnaletica sui sentieri in Alto Adige/Südtirol o ai cartelli stradali in Irlanda, che sono bilingui nella parte anglofona del paese, dove il nome irlandese non interessa praticamente a nessuno, ma unicamente in irlandese nel Gaeltacht, le zone dove si parla gaelico, in seguito a una legge imposta dall’alto e poco apprezzata in loco: è un incubo per chi non sa, foto da www.coisfarraige.com - Dingle obliterated off maps, road signs etc.ad esempio, che Gaillimh è Galway, che Ros an Mhíl è Rossaveal (l’imbarco per le Isole Aran), o che an Daingean e Daingean Uí Chúis sono i due nomi irlandesi della pittoresca Dingle.

An bhfuil Gaeilge agat?