Equilibrio psicotermico: criofilia e criofobia

Immagine: in auto la temperatura può essere abbassata fino a 16 gradi e la guerra fra criofilo e criofobo spietataHo trovato molto divertente Tattiche di guerriglia per il controllo del condizionatore in La Stampa, che nella versione online è sottotitolato “Con il primo caldo si riaccende l’atroce conflitto estivo tra criofili e criofobi per la conquista del climatizzatore”.

C’è un uso iperbolico molto riuscito di termini scientifici e pseudoscientifici come habitat, ipocondria, focolaio, espettorazione, colite da tormenta artificiale, fase acuta di intemperanza verbale. Ho apprezzato in particolare equilibrio psicotermico, criofilo (di microrganismo, “in grado di crescere e di riprodursi a basse temperature”, qui usato con una nuova accezione, “amante delle moderne tecniche di climatizzazione”) e criofobo (qui non “chi ha una paura patologica del freddo” ma semplicemente chi è insofferente a quello artificiale).

Criofilo e criofobo mostrano che la composizione neoclassica continua a essere un meccanismo di creazione di neologismi molto produttivo, non solo nei linguaggi settoriali ma anche nell’italiano standard per occasionalismi o a effetto umoristico: altrove c’è chi ha usato criomane e termomane e anche formazioni ibride come freddomane e caldomane


[Nuovo] Striscia di Dilbert in tema: