Expertise o esperienza?

Esempi: 1 Grazie all’expertise maturato in dieci anni di gestione di bandi pubblici, siamo in grado di abbattere i costi dei servizi di cui avete bisogno; 2 Nella nostra agenzia operano solo figure senior, di ottima qualità e con minimo 10 anni di expertise; 3 Il nuovo direttore ha maturato 8 anni di expertise all’interno di grandi società multinazionali e siamo certi che contribuirà in maniera positiva a supporto dei nostri obiettivi di crescita; 4 Nel nostro studio i problemi sono affrontati con una prospettiva aperta e approfondita grazie a una variegata gamma di expertise maturate negli anni; 5 In sinergia con le vostre idee e il nostro expertise pluridecennale, applichiamo un approccio test & learn che ci consente di prototipare le novità e customizzare i nostri classici; 6 È stato chiesto alle scuole selezionate di far compilare il questionario al docente con la maggiore expertise su questo tipo di ricerca.

Questi esempi da profili professionali e aziendali mi fanno ritenere che chi ha usato l’anglicismo expertise non abbia le idee del tutto chiare sul suo significato. Ho l’impressione che sia stato usato come sinonimo “elevato” della parola esperienza.

Expertise in inglese

In estrema sintesi, in inglese si può fare questa distinzione tra experience ed expertise:

  • Experience ➝ conoscenza diretta acquisita nel tempo grazie ad osservazione e prova pratica; chi ce l’ha è experienced.
  • Expertise ➝ capacità e competenza in un determinato campo/attività acquisita attraverso studio, formazione ed esperienza; chi ce l’ha è [an] expert

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Dante e gli anglicismi, in musica!

Vi invito a un piccolo esperimento con Dante, una canzoncina divertente dei DuoVa che ironizza sul gran numero di anglicismi usati in italiano:

Prendete un foglio di carta, dividetelo in due colonne e fate una crocetta per ogni anglicismo usato nel video, nomi propri esclusi: da una parte uso attivo (anglicismi che fanno parte del vostro lessico abituale) e dall’altra esposizione passiva (non sono parole che usate normalmente).

In alternativa, con lo stesso metodo, provate a classificare ciascun anglicismo che sentite come insostituibile, utile o superfluo in base alla distinzione dei linguisti Adamo e Della Valle già descritta in L’invasione degli anglicismi:

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Proctoring e altre parole per esami con l’inganno

Reperti storici dalla Cina:

tweet con foto di reperti cinesi e testo Tools for cheating on the Chinese imperial civil service examinations--from the Qing Dynasty (1644-1911): cheat book, cheat vest, and cheat socks.

Bigliettini

Le locuzioni evidenziate – cheat book, cheat vest e cheat socks – hanno come modello cheat sheet, il nome usato in inglese americano per i bigliettini pieni di informazioni essenziali, scritte in caratteri minuti, che sono usati di nascosto agli esami (cfr. crib sheet nell’inglese britannico: crib è un verbo informale che vuol dire scopiazzare o plagiare; il sostantivo può essere anche un bigino).

In italiano i bigliettini hanno più nomi: sono usati vari geosinonimi tra cui bigino, pizzino, copietta, cartuccia, foglietto, rionetta (fonte: @latraduzionedim). Ma ancora più numerosi e fantasiosi sono gli stratagemmi a cui si ricorre per copiare durante compiti in classe ed esami!

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Catcalling: non c’entrano i gatti!

Si discute delle molestie per strada di cui è stata vittima Aurora Ramazzotti che lei e altri descrivono ricorrendo all’anglicismo catcalling. È però una parola il cui significato è spesso frainteso, come in questi esempi di interpretazioni errate:

Fotogramma dal video di Aurora Ramazzotti e commenti: 1 Il catcalling è quando un maschio fa apprezzamenti ad una donna che passa per strada, che possono andare dal verso che si fa per chiamare un gatto tipo bacini (da qui catcalling) alle varie frasi spiacevoli che però evidentemente il maschio pensa ci facciano piacere. E INVECE – 2 Si chiama “catcalling” cioè letteralmente “chiamare il gatto”. OK forse non ci trattate come oggetti, ma come animali sì – 3 un fenomeno odioso come il #catcalling meritava un nome più serio di “chiamare il gatto” per essere definito – 4 catcalling dà fastidio perché è un inglesismo e perché col cazzo che il gatto arriva, se fischio – 5 Il termine si riferisce al suono Pss pss con cui si usa chiamare (call) i gatti.

In inglese catcall può essere un sostantivo o un verbo e nell’uso contemporaneo ha due significati:

1 fischio o urlo di disapprovazione o di derisione a uno spettacolo o a un evento sportivo o pubblico. Esempi: the minister was greeted by catcalls from the crowd  ·   La Scala’s catcalling loggionisti are a small minority of noisy traditionalists  (cfr. il verbo italiano buare);

2 fischio o volgarità a sfondo sessuale urlata da un uomo (catcaller) a una donna che passa per strada. Esempi: they were shocked by the catcalls from Italian men  ·   even during the pandemic, catcalling goes on. 

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Su vocabolari e anglicismi

intestazione di due articoli di Vera Gheno

Suggerimento di lettura: due articoli della sociolinguista Vera Gheno, per le analisi precise e i chiarimenti molto efficaci su due temi che ultimamente hanno avuto parecchia visibilità ma su cui ci sono ancora molti equivoci.  

Contro i vocabolari pulitini (Il Post) prende spunto da una richiesta pubblica di eliminazione di alcune parole offensive del Dizionario dei Sinonimi e Contrari Treccani per illustrare alcuni aspetti del lavoro lessicografico poco conosciuti o spesso fraintesi, differenziare i diversi tipi di dizionario, dare indicazioni di consultazione e spiegare perché i dizionari devono includere anche le parole sgradevoli.

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Tuta e bituta, parole d’autore

Taglio della tuta – disegno originale di ThayahtModello di tuta – disegno originale di Thayaht
Immagini: Gallerie degli Uffizi

Le due immagini di tuta, dalla collezione del Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti, sono tempere su carta dell’artista futurista fiorentino Thayaht, pseudonimo di Ernesto Michahelles e ideatore dell’indumento in un unico pezzo e anche del suo nome, che è quindi una parola d’autore

Tuta è un’abbreviazione e adattamento del nome francese tout-de-même e riproduce schematicamente anche il modello grafico dell’indumento: la parte superiore rappresenta la T e quella inferiore la U, capovolta con angoli squadrati; le gambe divaricate come nella seconda figura rappresenterebbero invece la A.

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Vaccini per età: over 80enni e over 85 anni

Nelle notizie sui vaccini sono ricorrente i dettagli sulle fasce di età a cui sono destinati. Per specificarle i media ricorrono spesso agli anglicismi under e over, anche con alcuni usi peculiari che finora non avevo mai notato. Esempi:

Titoli: 1 Vaccino Covid per gli over 80enni, le prenotazioni regione per regione; 2 Over 85 anni, il 37% non si è ancora prenotato per la vaccinazione; 3 Covid in Campania, vaccino agli over 80enni: prenotato uno su tre

Gli anglicismi under e over

Le preposizioni inglesi under e over sono entrate in italiano negli anni ‘80 attraverso il lessico sportivo e hanno un uso molto specifico: sono usate come aggettivi o sostantivi anteposti a un numero che indica l’età sotto o sopra la quale rientrano una o più persone: insegnanti under 55, l’under 21, categoria over 50, pensionati over settanta ecc.

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La “bottega dello street food” di Pompei

Notizia dagli scavi di Pompei: sono stati ultimati i lavori che hanno fatto riaffiorare un termopolio. Nel mondo romano era la rivendita di bevande e alimenti, sia caldi che freddi, caratterizzata da un ampio vano di ingresso e da un bancone in muratura. Il nome, in latino thermopolium, deriva dal greco ϑερμός “caldo” e πωλέω “vendere”.

Titoli di notizie: “Pompei, torna alla luce la bottega dello street food: ritrovato un Termopolio intatto” e “Pompei, ecco la bottega di street food riemersa dagli scavi: c’è anche lo scheletro di un cagnolino”

Nei media il termopolio è stato rinominato bottega di / dello street food. Sarei molto curiosa di sapere chi ha avuto la brillante idea di usare un anglicismo in questo contesto, considerato che nel comunicato stampa del sito archeologico il ritrovamento è invece descritto come tavola calda!

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Caccia ai contanti: Cashback vs Cash back!

Cashback, Exra Cashback e Super Cashback

Cashback per Italia Cashless…

Italia Cashless, il piano dal governo per scoraggiare l’uso dei contanti e incentivare i pagamenti elettronici, è stato attivato all’inizio di dicembre 2020 con tre opzioni dai nomi molto simili, Cashback, Supercashback ed Extra Cashback.

Le ho descritte in Il cash di supercashback, aggiornato con ulteriori dettagli che confermano che sono anglicismi superflui. In sintesi: 
Cashback ed Extra Cashback danno il nome a rimborsi in misura percentuale validi in periodi diversi e con condizioni diverse;
Super Cashback dà il nome a un rimborso di tipo forfettario (somma fissa) che spetta a chi rientra in una specifica graduatoria.

…e Cash back per il cash

Sono convinta che molti italiani stiano tuttora cercando di memorizzare la differenza tra i tre Cashback e per questo mi ha stupita una comunicazione di Banca Intesa Sanpaolo che ne aggiunge un altro tipo:  

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Poffarbacco, è di princisbecco!

foto di statuine dorate

Peccato che siano ormai diventate desuete alcune parole che sono divertenti da dire e che hanno anche origini particolari, come poffarbacco e princisbecco.

Poffarbacco

L’esclamazione scherzosa di meraviglia o di stupore poffarbacco (o pofferbacco) è formata dall’interiezione poffare + Bacco. Come spiega il Vocabolario Treccani, poffare deriva da può e fare e in origine era seguita da Dio, da cui poffardìo, con il senso di può fare Dio [che sia così]?, è mai possibile? Alcuni vocabolari riportano anche locuzioni ormai obsolete come poffare Iddio, poffare il Cielo e poffare il mondo, che a me fanno inevitabilmente pensare al lessico degli strani ometti blu*.

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Ricchi premi e cotillon!

lotteria degli scontrini

Nei giorni scorsi sono stati attivati due nuovi siti istituzionali dedicati ai programmi che incentivano l’uso dei pagamenti elettronici, cashlessitalia.it e lotteriadegliscontrini.gov.it. Gli annunci per promuoverli e la grafica scelta, soprattutto per la Lotteria degli scontrini, mi hanno fatto venire in mente più volte la locuzione ricchi premi e cotillon.

Non parlo francese e mi è venuta la curiosità di sapere cosa sia esattamente un cotillon, parola entrata in italiano nel XIX secolo. Ecco cosa ho scoperto:

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Lockdown light vs lockdown soft

Germania, “lockdown light” dal 2 novembre. Merkel: “Situazione molto seria” (Repubblica) –  Coronavirus, Germania: Merkel annuncia un mese di lockdown light (Corriere della Sera)

Notizie dalla Germania: il 28 ottobre 2020 Angela Merkel ha annunciato nuove misure per il contenimento dei contagi da COVID-19, tra cui la chiusura di bar, ristoranti, cinema, teatri, palestre, piscine e ogni altro luogo di intrattenimento.

Lockdown light (e lite)

Molti media italiani hanno dato la notizia usando l’anglicismo lockdown light, ricorrente nei media e sui social tedeschi. Non hanno però fornito spiegazioni, forse perché ritengono che si intuisca che light descrive misure meno restrittive di quelle già sperimentate la scorsa primavera.

Potrebbe comunque venire il dubbio se lockdown light descriva un approccio specifico tedesco – altra lingua molto aperta agli anglicismi – o se invece sia un nome generico che equivale ad altre espressioni in uso già da tempo in italiano come mini-lockdown, semi-lockdown e lockdown parziale.

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Cringissimo!!

Alcuni esempi di tweet con un aggettivo sempre più usato sui social, in particolare nel linguaggio giovanile

frasi di esempio: momento cringissimo #BallandoConLeStelle; ho trovato delle cose cringissime di mesi fa, voglio sotterrarmi; cringissimo mi vergogno di me stessa; cringissima questa puntata #Uominiedonne; la mia fase da fissata con gli anime era cringissima: pupo e antonella cringissimi vi prego toglieteli e mettete Malgioglio #GFVIP

Il superlativo assoluto cringissimo, come il sostantivo cringiata e il verbo cringiare, derivano dall’anglicismo cringe e sono esempi di neoformazione ibrida: una parola o un elemento radicale da un’altra lingua che viene combinato con un affisso o un’intera parola italiana.

Questa produttività è un segno che l’anglicismo cringe è già molto diffuso, perlomeno in alcuni ambiti. Forse non tutti però ne conoscono il significato oppure si domandano se vada considerato un forestierismo insostituibile, utile o superfluo.

Per capirlo credo si debba innanzitutto inquadrare l’uso di cringe in inglese.

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L’equivocabile webinar

Foto di computer con bottiglie di vino su scaffali. Testo: “WEBINAR? Oh, sorry… I thought you said WINEBAR!”

Non trovo molto credibile la battuta che gira da tempo sulla confusione tra webinar e il suo anagramma winebar, ma mi è venuta in mente quando mi sono resa conto che in italiano ci sono alcune incertezze sull’anglicismo webinar, molto attuale ora che molte attività lavorative e scolastiche avvengono online.

Webinar è una parola macedonia nata negli anni ‘90 e formata da web + seminar, una lezione interattiva tenuta online tramite piattaforme che consentono ai partecipanti di intervenire con eventuali domande o commenti.

È un internazionalismo adottato da varie lingue, tra cui anche il francese (webinaire o webinar) e lo spagnolo (webinario o webinar). 

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Problemi di roaming per i media italiani

Nei media italiani le notizie non firmate spesso hanno come fonte un’agenzia di stampa. Di chi è la responsabilità di eventuali errori? Chi deve verificare i contenuti? Ho visto opinioni diverse in Quando a sbagliare sono le agenzie e in alcune discussioni sui social, ad esempio qui e qui.

La mia impressione è che raramente vengano fatti controlli sui testi delle agenzie, altrimenti non capiterebbe di vedere le stesse traduzioni strampalate in media diversi. Esempio recente, apparso su varie testate, di un tweet di Donald Trump sulle manifestazioni di protesta in Iran in seguito all’abbattimento di un aereo di linea:

“Non uccidete i vostri manifestanti”. Il presidente Trump torna a schierarsi a fianco dei manifestanti iraniani in un messaggio indirizzato “ai leader dell'Iran”. “Migliaia di persone sono già state uccise o incarcerate da voi e il mondo sta guardando. Ancora più importante, gli Stati Uniti stanno guardando. Ripristinate le connessioni Internet e lasciate che i giornalisti navighino gratis! Smettete di uccidere il vostro grande popolo iraniano!”, ha twittato il presidente degli Stati Uniti.
(da un tweet di @latraduzionedim )

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