Dai flash flood alle bombe d’acqua

esempi di titoli con bomba d’acquaIn un post del 2011, flash flood, alluvioni lampo e nubifragi, avevo osservato che i media ricorrevano sempre più spesso all’anglicismo flash flood per descrivere piogge molto violente e intense (in italiano nubifragi) e mi ero chiesta se il prestito si sarebbe affermato.

A distanza di tre anni si può notare che la preferenza per flash flood è stata passeggera e invece si sta imponendo l’espressione bomba d’acqua, allora non ancora molto diffusa e avvertita come nuova.

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Risorse lessicali per tradurre dall’inglese

link a Scartabellando e navigando. ALLA RICERCA DEI TRADUCENTI IN SCAFFALE E IN RETE a cura di Norman Gobetti Il repertorio (forse) completo dei dizionari e degli strumenti di ricerca terminologici che si trovano a stampa o digitali. – Rivista Tradurre, primavera 2014Un pagina da aggiungere ai Preferiti: Scartabellando e navigando, raccolta ragionata e dettagliatissima di dizionari e di altre risorse lessicali per tradurre dall’inglese, con un centinaio di link. È stata compilata da Norman Gobetti ed è completata da Come un prete il suo breviario, osservazioni di traduttori sull’uso di questi strumenti.

Non si possono aggiungere commenti all’articolo, altrimenti ringrazierei l’autore per tutte le informazioni e suggerirei altre due risorse molto utili per il lavoro terminologico:

[Non più disponibile] Il database lessicale DANTE (Database of Analysed Texts of English), che si può poteva usare come un dizionario avanzato per verificare sfumature di significato di parole e locuzioni inglesi, i loro usi figurati e i contesti d’uso con collocazioni e colligazioni, illustrati da moltissimi esempi. Ne ho avevo parlato qui.

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Quiz: gli anni delle facezie grossolane

Questo brano mi sembra un esempio efficace di variazione diacronica (i cambiamenti linguistici che avvengono in un periodo di tempo anche relativamente breve). Tralasciando l’argomento, sono soprattutto il lessico e la costruzione di molte frasi a indicare che non si tratta di un testo contemporaneo. A che periodo fareste risalire la pubblicazione?

Può darsi, figlio mio, che tu abbia udito, e se non è ancora avvenuto avverrà presto, alcuni tuoi compagni scherazre sul matrimonio, e su questo argomento azzardare delle facezie grossolane. Che ne pensi? [...]

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Ricambio lessicale

Willy the word decider – Pearls Before Swine

Fa sorridere l’idea di qualcuno che possa decidere a tavolino i cambiamenti lessicali, non solo per l’inglese ma anche per l’italiano, però non è un’ipotesi del tutto fantasiosa se si pensa a molte sostituzioni associabili al politicamente corretto o alla convinzione che il sessismo si combatta imponendo forme femminili per i titoli professionali o le cariche istituzionali per le quali tende a prevalere il maschile.

A parte alcuni cambiamenti artificiosi, il ricambio lessicale è un fenomeno fisiologico che può passare inosservato ai parlanti se non viene evidenziato attraverso analisi diacroniche. Possono contribuire diversi aspetti di variazione linguistica, tra cui maggior prestigio di una varietà linguistica (regionale, sociale, generazionale ecc.), l’influenza di altre lingue e altre culture (ad es. ora l’inglese e in passato il francese), e tendenze e preferenze di altro genere che portano alcune parole a competere tra loro e in alcuni casi ad avere un ciclo di vita relativamente breve.

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Le nuove collocazioni di hashtag

IS THAT A HASHTAG?
Vignetta: B.C. Comic

Evoluzione della terminologia informatica

La terminologia informatica si evolve molto rapidamente, ma non solo per gli sviluppi tecnologici che portano a rimodulare i concetti e causare slittamenti di significato.

Anche la popolarizzazione delle innovazioni, con l’adozione dei termini nel lessico comune, può causare cambiamenti, come ad esempio la diluizione del significato attraverso determinologizzazione e la comparsa di accezioni o connotazioni non previste.

Evoluzione di hashtag in italiano

Mi domando se anche hashtag stia subendo questo processo, non solo nella terminologia ufficiale di Twitter, descritta in #hashtag, parola e simbolo, ma anche nell’uso comune.

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Dischi rigidi, fissi e “solidi”

I nomi con cui sono conosciuti i dispositivi di memoria di massa di cui sono dotati i PC sono un tipico esempio di terminologia che potrebbe risultare datata se analizzata nel suo significato letterale.

Disk drive e unità disco

THE HARD DISK YOU’VE BEEN WAITING FOR – 10 MB     $ 3398

In inglese l’analogia con i dischi fonografici ha dato origine al termine disk in ambito informatico (risemantizzazione). Negli anni ‘50 IBM aveva sviluppato un sistema con una testina (head) mobile che poteva registrare e leggere dati dalla superficie di un disco magnetico in rotazione. L’intero meccanismo che faceva funzionare (drive) contemporaneamente il disco e la testina era stato chiamato disk drive.

Da tempo ormai drive ha un significato più ampio e non indica più solamente un meccanismo ma anche vari tipi di supporti di memorizzazione (ad es. chiavette) e lo “spazio” fisico o virtuale che occupano, ad es. DVD drive.

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Cruciverba e falsi diamanti

FUN's Word-Cross PuzzleOggi è il centenario della nascita del cruciverba, in inglese crossword (puzzle).

Qui a destra si può vedere il primo cruciverba, creato da A. Wynne e pubblicato il 21 dicembre 1913 dal New York World. Si nota subito la forma a losanga (rombo) ma vari media italiani (ad es. qui, qui e qui) hanno scritto invece “a forma di diamante”, una traduzione letterale dall’inglese diamond-shaped che non considera il falso amico diamonddiamante. Diamond dà anche il nome ai quadri , uno dei semi delle carte da gioco francesi (hearts, diamonds, clubs, spades).

Nell’immagine si può anche notare che in inglese il primo cruciverba si chiamava word-cross puzzle, poi diventato cross-word per un refuso, e infine crossword. In inglese c’è anche differenza tra i cruciverba americani, di aspetto abbastanza simile a quelli italiani, con schemi che hanno molte caselle da riempire, e i cruciverba inglesi, dove invece prevalgono le caselle nere.

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Buon giorno e buona sera

Un articolo del New York Times, William Weaver, Influential Translator of Modern Italian Literature, Dies at 90, riporta un esempio sulla difficoltà di tradurre dall’italiano all’inglese dettagli apparentemente molto semplici come i saluti.

immagine di orologioIn inglese non esiste un equivalente di buongiorno (a parte good day in Australia) e il traduttore deve scegliere tra good morning, good afternoon e good evening, ma per farlo correttamente deve sapere non solo l’orario ma anche dove viene fatto il saluto (variazioni diatopiche). In zone diverse d’Italia si passa infatti da buongiorno a buonasera in momenti diversi della giornata, anche subito dopo pranzo, quando in inglese sarebbe davvero insolito dire good evening.

Io vivo nell’Italia settentrionale e comincio a dire buonasera attorno alle 17, forse con qualche differenza tra estate e inverno. E voi?

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Nuove funzionalità di Google Ngram Viewer

Qual è il tipo di terminologia più nominata nei libri italiani del XX secolo? Nella seconda metà la terminologia tecnica, all’inizio del secolo invece terminologia filosofica e scientifica:

grafico con terminologia +aggettivo nel periodo 1800-2000

Sono tendenze utili per il lavoro terminologico e si possono ricavare facilmente nei corpora di libri di Google Books grazie a nuove funzionalità di Google Ngram Viewer, descritte dal lessicografo Ben Zimmer in Google’s Ngram Viewer Goes Wild.

La novità principale è il carattere jolly * (wildcard), che può essere combinato anche con la parte del discorso. Vengono restituiti risultati con le dieci combinazioni più frequenti: il grafico qui sopra indica le occorrenze più comuni della parola terminologia seguita da un aggettivo ed è stato ottenuto con la ricerca  terminologia *_ADJ.

In ciascun grafico si può evidenziare uno o più risultati con un clic:

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Risemantizzazione

immagine dal film Shadowhunters - Città di ossaLa risemantizzazione (o rideterminazione semantica) è l’attribuzione di un nuovo significato a un elemento lessicale esistente, che così diventa un neologismo semantico.

Chissà se era quello che aveva in mente chi ha introdotto la figura della “mondana” nella versione italiana di un film di genere fantasy, oppure se si tratta di un calco alquanto maldestro dell’inglese mundane. Tutti i dettagli in L’Accademia de’ Pignuoli.

Facezie a parte, nei linguaggi speciali, soprattutto in inglese, la risemantizzazione è uno dei meccanismi di creazione di nuovi termini più comuni. Nel lavoro terminologico l’analisi dell’origine dei neologismi aiuta a capire se sono riconducibili a tendenze specifiche e quindi a trarre indicazioni su come operare scelte appropriate anche nella lingua di arrivo, un processo noto come formazione secondaria dei termini.

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Grafia e pronuncia degli anglicismi: drone

In Italia, si sa, c’è un debole per gli anglicismi. Sono soprattutto sostantivi e nella grafia la tendenza attuale è il prestito non integrato: le parole sono accolte nella forma originaria, senza alcuna modifica e con invariabilità al plurale, mentre in passato si preferivano i calchi (outlaw > fuorilegge) e i prestiti venivano adattati (beefsteak > bistecca, jungle > giungla).

In un commento ricordavo che la pronuncia può essere influenzata dal modo in cui gli anglicismi sono entrati in italiano, ad es. per via orale o scritta o attraverso altre lingue, C’è sempre un’assimilazione dei fonemi stranieri anche se, più che in passato, si cerca di imitare la pronuncia originaria (cfr. esempio di puzzle in Parla come mangi 1).

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