Animali volanti e decodifiche aberranti

Zits è una striscia americana che ha per protagonisti Jeremy, tipico adolescente, e i suoi genitori. Un esempio recente in cui la madre stupefatta racconta al padre che il figlio ha pulito il bagno di sua spontanea volontà:

striscia Zits

Questa striscia richiede la cooperazione del lettore, che deve riempire gli spazi vuoti del “non detto” richiamando un’espressione dell’inglese americano*, when pigs fly (si dice per sottolineare che si ritiene inverosimile che un particolare evento si verifichi).  

Se Zits fosse pubblicato in Italia, sarei curiosa di vedere la traduzione italiana.

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Affinità con i piccoli utenti

Nell’ultimo post ricordavo che le scelte di localizzazione devono tenere conto delle aspettative e delle esigenze dell’utente finale. I manuali di stile o altre linee guida forniscono indicazioni generali ma ci sono casi in cui vanno adottate soluzioni ad hoc.

Immagini e icone tipiche della cultura di partenza non sono sempre universali e riconoscibili anche nella cultura di arrivo, come sottolinea La differenza culturale passa (anche) attraverso le immagini (a piè di pagina), che mi ha fatto ricordare un aneddoto che ripropongo qui perché ha a che fare con utenti finali un po’ particolari.

All’inizio degli anni ‘90 era uscito Creative Writer, un elaboratore di testi per bambini con una funzionalità che consentiva di sostituire alcune decine di parole comuni con immagini stilizzate, simili a icone o alle odierne emoji:

Un gatto si era addormentato sotto un grande alberoe sognava di essere una farfalla che si posava su un fiore.

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