Clausole di riservatezza nei messaggi

Post pubblicato il 12 giugno 2008 in blogs.technet.com/terminologia


Su Language Log This e-mail is confidential; please don’t be evil fa una lunga analisi linguistica di una di quelle clausole di riservatezza aggiunte automaticamente alla fine dei messaggi di posta elettronica e che intimano di distruggere eventuali comunicazioni ricevute per errore.

Mi fa sempre un effetto sgradevole ricevere messaggi magari brevissimi ma seguiti da un paio di paragrafi minacciosi, addirittura in versione bilingue. Mi sono spesso domandata se queste clausole abbiano valore legale oppure se si tratti di banale scimmiottamento dei disclaimer usati nei paesi di lingua inglese. Da un punto di vista linguistico, poi, mi hanno sempre lasciata un po’ perplessa.

Certe richieste sono assurde, specialmente se appaiono alla fine del messaggio:

Vi preghiamo di segnalarlo immediatamente al mittente e di distruggere quanto ricevuto senza leggerlo e/o farne copia

Non mancano costruzioni tipiche del burocratese, ambiguità sintattiche ed errori veri e propri: 

Continua a leggere   >>

Difficile da tradurre: plumber’s cleavage

Post pubblicato il 9 giugno 2008 in blogs.technet.com/terminologia


Vignetta vista su Slate a proposito del bagno rotto sulla stazione spaziale internazionale:

vignetta in cui si vede la stazione spaziale internazionale con un astronauta che si avvicina in passeggiata spaziale; tiene in mano una cassetta degli attrezzi marcata PLUMBER KIT e ha i pantaloni della tuta spaziale che lasciano esposte le natiche

Non ci sono parole ma contiene un esempio interessante di espressione difficile da tradurre. La parte esposta dell’astronauta è infatti nota in inglese come plumber’s cleavage (e sinonimi simili).

Per chi volesse tradurre, una prima difficoltà è il significato letterale di cleavage: indica una fenditura e, riferito a persona, descrive il "solco tra i seni di una donna" (dizionario Sansoni), quindi per la seconda accezione manca un termine italiano corrispondente. Di solito si può tradurre con scollatura o décolleté: esprimono un concetto diverso ma nella maggior parte dei contesti producono un effetto equivalente a quello del termine originale inglese.

Continua a leggere   >>

Bottoni e pulsanti

Post pubblicato il 28 aprile 2008 in blogs.technet.com/terminologia Riprendo un post di Alessandro Teglia [non più disponibile] per aggiungere qualche riferimento a termini ricorrenti nel software che sono regolarmente vittima di traduzioni superficiali. Non sono sempre errori veri e propri: spesso si tratta di calchi e scelte lessicali che subiscono l’interferenza dall’inglese, con il risultato … Leggi tutto