Le immagini dagli Stati Uniti delle manifestazioni di protesta “No Kings” del 18 ottobre contro autoritarismo e accentramento del potere di Donald Trump e della sua amministrazione mostrano un clima festoso e pacifico, con innumerevoli cartelli spiritosi e travestimenti vari tra cui spiccavano costumi gonfiabili di animali e personaggi di fantasia.
In molti commenti in inglese era ricorrente un’espressione che non conoscevo e che ho trovato molto efficace: tactical frivolity. Due esempi:
Ho poi imparato che la locuzione tactical frivolity ha avuto origine alla fine del secolo scorso nell’ambito delle scienze sociali e ha un equivalente italiano in frivolezza tattica. Identifica una forma di protesta pubblica non violenta e creativa che evita lo scontro e ricorre a umorismo e ironia, con azioni stravaganti o eccentriche che rendono ridicole le autorità e attirano l’attenzione. Il nome è abbastanza recente ma il concetto non è nuovo: da secoli l’uso politico dell’ironia fa parte della storia europea (esempi in tactical frivolity – Wikipedia).
L’idea di tactical frivolity è rappresentata perfettamente dalla prima rana gonfiabile apparsa il 2 ottobre a Portland: l’assurdità di una singola persona inoffensiva in un costume buffo, sola davanti a decine di agenti in tenuta antisommossa, ha creato immediatamente un simbolo potentissimo e ha spinto molti all’emulazione: rane e altri personaggi si sono moltiplicati ovunque, cfr. Dalle rane agli unicorni: i costumi gonfiabili irridono il potere di Trump nelle proteste No Kings.
Laughtivism
In inglese esiste anche la parola laughtivism, l’uso strategico dell’umorismo e della risata (laughter) per minare il potere. Fa parte di una serie molto produttiva di parole macedonia del tipo x+(act)tivism che ho descritto in Slacktivism, clicktivism e altri attivismi digitali, dove ho evidenziato che però non c’è piena corrispondenza tra activism e attivismo.
Non credo esista una parola italiana equivalente a laughtivism, comunque fa venire in mente la nota frase una risata vi seppellirà, che ha cominciato a circolare in Italia nel ‘68 ma che sarebbe riconducibile a movimenti anarchici (francesi?) di fine ‘800.
Laughtivism: The Secret Ingredient illustra il dilemma dei governi autoritari, privi di senso dell’umorismo, quando vengono ridicolizzati: una reazione di forza può farli apparire ancora più ridicoli, ma ignorare la presa in giro può incoraggiare altri all’emulazione e rafforzare il dissenso. In entrambi i casi l’immagine di chi è al potere può risultare indebolita.
Noterella lessicale su army of frogs (immagine iniziale): in inglese un gruppo di rane viene davvero chiamato “esercito”. È uno dei bizzarri nomi collettivi per gruppi di animali che ho descritto in Gruppi di animali: murmuration, murder, parliament….


.mau.
“tattico” è diventato un aggettivo molto produttivo: pensa all’urbanistica tattica milanese…
Tom
O ai Pinguini Tattici Nucleari 🙂
Licia
in italiano l’uso esteso di tattico nel senso di “accorto, scaltro, finalizzato al conseguimento del risultato sperato” non è nuovo: è registrato dai vari dizionari da decenni. Anche altre lingue usano l’aggettivo corrispondente in modo figurato molto simile. Sarebbe interessante capire se è stata un’evoluzione spontanea in ciascuna lingua o se si sono influenzate a vicenda.