
In Instagram uno dei formati disponibili per proporre contenuti consente di presentare in un unico post una serie di immagini e/o video correlati che vengono visualizzati in sequenza scorrendo dall’uno all’altro. Nella versione italiana la funzionalità è stata chiamata carosello.
Il nome scelto è un calco del nome originale inglese carousel, un esempio di terminologizzazione che però evoca un significato che manca alla parola italiana. Di conseguenza si osservano fraintendimenti della metafora su cui è basato il nome, come mostrano le illustrazioni con giostra (“carosello”) in questi due esempi:

La parola carousel ha più accezioni. Nell’inglese americano è anche la giostra nel senso di piattaforma che gira in senso circolare, con modelli di cavalli, altri animali o veicoli su cui si siedono i bambini per divertimento, e che in inglese britannico si chiama invece merry-go-round o roundabout. Questa però non è l’accezione a cui fa riferimento il carousel di Instragram.
Il nome della funzionalità rimanda invece a un altro senso della parola, il caricatore circolare per proiettori di diapositive. È un’accezione nata dalla volgarizzazione del marchio Carousel che l’azienda americana Kodak aveva scelto per una serie di proiettori commercializzati negli anni ‘60.
La trasformazione del marchio Carousel in nome comune, alternativo al più formale circular magazine, è avvenuta nel secolo scorso ed è anche un esempio di sineddoche: il tutto (il proiettore Carousel) per la parte (il caricatore).
Anisomorfismo: carousel ≠ carosello
La parola inglese carousel ha anche un altro significato che non ha corrispondenza nell’italiano carosello: negli aeroporti [luggage / baggage] carousel è il nastro trasportatore circolare da cui si ritirano i bagagli.
Carousel condivide invece con carosello il senso storico di torneo spettacolare di cavalieri con evoluzioni varie: è l’accezione con cui la parola è entrata in inglese nel XVII secolo attraverso il francese.
A sua volta, la parola italiana carosello ha accezioni assenti in inglese: è anche il nome dato a un movimento rapido e circolare di mezzi motorizzati e, in senso figurato, può essere una successione veloce e confusa di pensieri, idee o altro. Dalla giostra in senso esteso deriva invece il nome della famosa trasmissione televisiva serale di sketch pubblicitari in successione (e metonimicamente veicolava anche un messaggio particolare: la sigla finale segnalava ai bambini italiani che era arrivato il momento di andare a dormire).
La mancata corrispondenza di tutti i significati di una parola in una lingua e tutti i significati di una parola in un’altra lingua, in questo caso carousel in inglese e carosello in italiano, è un esempio di anisomorfismo.
Etimologia di carosello
Stessa insolita origine invece per carousel e carosello: il napoletano carusiello, “palla di creta o di terra”, che dava il nome anche a un gioco antico di origine araba in cui due squadre di cavalieri gareggiavano a colpi di palle di creta ripiene di cenere. Carusiello è diminutivo di caruso, ragazzo, con il senso di “testa rapata” per la forma delle palle con cui si giocava.
A sua volta caruso avrebbe origine dal latino cariōsum, “tarlato”, poi diventato “calvo, tosato”, o forse è riconducibile al greco kéirein, “tagliare” [fonte: Vocabolario Sabatini Coletti].
Vedi anche:
- Slide deck e presentazioni di PowerPoint per un altro esempio di termine informatico associato alla proiezione di diapositive ma la cui origine non è trasparente
- Carnevali “americani” e sui blog per un altro esempio di anisomorfismo tra parole inglesi e italiane, tra cui un’accezione digitale che rimanda alle giostre
- Metafore e terminologia informatica 1 per alcuni esempi di arbitrarietà denominativa in inglese

FF
In napoletano, il carusiello è anche il salvadanaio, originariamente di terracotta.